le origini

La nostra storia ha un punto di partenza

I fratelli Manlio (15.8.1886) e Giuseppe (13.3.1889) Matteoni sono nati a Torri di Sambuca Pistoiese nella povertà dell’Italia agricola del fine ‘800.
La difficile situazione familiare li costrinse a lavorare sin da piccoli come braccianti agricoli, ma ben presto scelsero di emigrare dapprima in Svizzera e successivamente, grazie all’aiuto economico dei compaesani, intrapresero il pioneristico viaggio verso l’America.

S‘imbarcarono a Genova nel 1910 nella terza classe della nave Duca d’Aosta alla volta di New York dove arrivarono il 5 luglio.
Superati i controlli di Ellis Island, furono indirizzati in Colorado, nei pressi di Denver, per lavorare in miniera.

lo storo

L’intuito di Giuseppe

Un infortunio all’occhio che impedì a Giuseppe di scendere nelle gallerie, si rivelò l’inizio della loro fortuna: Giuseppe ebbe infatti l’intuito e l’intraprendenza di allestire una sorta di emporio, lo “Storo”, dove i minatori potessero rifornirsi di generi alimentari, sapone, utensili e tutto ciò che in quei luoghi era distante e difficoltoso reperire. Un servizio prezioso ed apprezzato che si rivelò subito un fortunato investimento tanto che Manlio lasciò la miniera per prestare aiuto e anche la sorella Teresita lì raggiunse dall’Italia. Fu proprio la salute precaria di quest’ultima a convincere in seguito i due fratelli a rientrare in patria.

Tornati al paese, gli “americani” ritrovarono Giulia e Maria, figlie del proprietario degli appezzamenti in cui molti anni prima lavoravano come braccianti, le stesse che, d’estate, portavano loro acqua, pane e formaggio nelle pause di lavoro: i due fratelli e le due sorelle si innamorarono e decisero presto di sposarsi. 
Formata la famiglia, si adoperarono per dotare il proprio paese delle modernità scoperte dall’altre parte del mondo: l’acqua corrente e l’energia elettrica. La realizzazione di queste infrastrutture fu l’occasione per avviare i primi lavori edili.

l’italia della guerra

I fratelli Matteoni seppero cogliere l’opportunità

L’Italia al tempo era tutta da costruire e i fratelli Matteoni seppero cogliere l’opportunità entrando definitivamente nel settore dell’edilizia residenziale: dapprima operarono localmente nella zona fino a Pistoia poi, su suggerimento di conterranei che li avevano preceduti, si spinsero fino a Roma: erano gli anni venti e la capitale d’Italia aveva l’ambizione di diventare la capitale di un impero. Manlio e Giuseppe colsero le opportunità di lavoro e coraggiosamente affrontarono il rischio  di comprare aree da edificare in proprio.
Roma s’ingrandiva e con essa l’attività ormai perfezionata nell’ acquisto di aree, sviluppo edilizio e vendita. Attraversata la guerra mondiale, le successive e alterne fasi congiunturali di crisi economiche e periodi di ripresa e sviluppo, la famiglia è cresciuta, ed è arrivata ai nostri giorni, ancora unita alla quarta generazione.